Chiusure Villa Pamphilj to be continued…

l quotidiano La Repubblica di oggi in un articolo di Marina De Ghantuz Cubbe, che ringraziamo, torna sulla questione della chiusura di Villa Pamphilj.

La nostra Associazione parteciperà il prossimo 20 maggio all’Audizione convocata dalla Commissione Politiche Economiche Finanziarie e Bilancio del Municipio XII. In quell’occasione ribadiremo la nostra richiesta espressa nella lettera inviata nei giorni scorsi alle Istituzioni coinvolte ovvero quella di “preservare il libero accesso dei cittadini e a tutelare l’integrità ambientale di Villa Pamphilj”.

La priorità resta sempre Villa Pamphilj ed i suoi abitanti, la tutela della sua Storia e di quello che rappresenta anche per i cittadini: ovvero uno spazio pubblico unico nel suo genere.

Ribadiremo ancora una volta che la Palazzina Algardi è da sempre un luogo separato dalla parte pubblica ed autonomamente accessibile in completa sicurezza. Basta quindi passaggio di mezzi, anche pesanti, o parcheggi nei viali della villa.

Nessuna “soluzione alternativa”: perché esiste già da quando la Palazzina Algardi è sede di rappresentanza della Presidenza del Consiglio.

In primis c’è il diritto di Villa Pamphilj, che parafrasando quanto contenuto nella Carta di Firenze e in quella di Venezia è testimonianza di cultura, stile, epoca. Un unicum irripetibile che riflette le idee e la società ci chi l’ha ideata e voluta.

Un vero e proprio “monumento e documento, strumento di conoscenza” che non può diventare certo il parcheggio di nessuno.

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