“Monitorare è meglio che crollare!”


03/12/2023

“Monitorare è meglio che crollare!”



Nei giorni scorsi a seguito della morte di una signora a causa del crollo di un albero, insieme al nostro amico Rodolfo Bosi, abbiamo scritto alla Commissione Ambiente del Comune di Roma per proporre un ulteriore emendamento all’art. 16 “Piano di tutela, sviluppo e valorizzazione del Verde” del testo vigente del Regolamento del Verde.
Si tratta di introdurre tre nuovi commi, rispettivamente:
comma “5 – Ai fini della tutela anche dal cambiamento climatico di tutte le alberature istallate a Roma, l’Amministrazione Capitolina provvede ad un monitoraggio quanto meno semestrale della stabilità delle radici, del fusto e della chioma di ogni pianta, per evitarne preventivamente i crolli.
6. A tal fine si deve servire della raccolta storica degli scavi eseguiti a ridosso di ogni albero, provvedendo al rinforzo delle radici ove possibile o all’abbattimento della pianta ove si rendesse necessario, nonché alla resistenza al vento del fusto di ogni albero, curandone il puntellamento dove ritenuto opportuno se non necessario.
7. Il monitoraggio deve essere effettuato da ogni Municipio e comunicato alla Amministrazione Capitolina anche per l’erogazione dei finanziamenti che si rendessero necessari.”
Questo emendamento si unisce agli altri già trasmessi e di cui attendiamo notizie oramai da mesi (ben 5!): lo stesso Presidente Giammarco Palmieri si era impegnato a convocare una Commissione Ambiente ad hoc…
Per adesso però non abbiamo ricevuto alcuna notizia, così come del testo del Regolamento della “Consulta del Verde e del Paesaggio Urbano”, da sottoporre alla approvazione della Assemblea Capitolina. Di questo non abbiamo più ricevuto il testo definitivo, utile per presentare le nostre eventuali osservazioni e proposte di emendamenti ai Municipi chiamati ad esprimere parere su di esso.
Insomma, noi la buona volontà e il desiderio di tutelare il verde pubblico ce l’abbiamo: a quanto pare però il Comune di Roma ha intenzione di sentire solo alcune “campane”, che non solo non sono le uniche, ma spesso sono anche le stesse che di fatto hanno svalutato, deprezzato e svilito la prima copia del Regolamento del Verde. Provare, anzi conoscere, per credere!!!
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