La fontana “annacquata”.


03/01/2024

La fontana “annacquata”.



Sono molte settimane che la povera Fontana del Giglio, progettata nel ‘600 dagli architetti Alessandro Algardi e Giovanni Francesco Grimaldi, è letteralmente annacquata.
In effetti l’acqua non si trova solo all’interno della sua vasca, ma anche tutta intorno, come se la monumentale Fontana fosse incastonata su un isolotto in mezzo al lago.
Una visione francamente vergognosa, non degna di questa Città.
Ma oramai lo sappiamo né questa Amministrazione, né le passate sono state in grado di gestire, curare, programmare una decente manutenzione e conservazione di Villa Pamphilj.
Ed è così che piano piano tutta l’esedra che la circonda sta letteralmente cadendo a pezzi, è in questo modo che nessuno ha avuto cuore ne tantomeno ingegno nel sostituire le piante di Bosso decimate dalla Piralide oramai anni fa. Per non parlare del fatto che il Giglio, la parte monumentale della fontana nonché emblema emblema araldico della famiglia Pamphilj, è stato ripulito in dieci anni solamente un paio di volte, ed anche male, aggiungiamo. Ora è letteralmente sommerso dalle erbacce e dalla mucillagine, ma lo potete vedere tutti… speriamo non crolli perché il peso che deve sopportare è notevole.
Una vergogna. Una vergogna che verrà “ricoperta” dall’ennesimo finanziamento messo in atto con CAPUT MUNDI, il progetto realizzato con i fondi del PNNR grazie al quale verrà restaurata questa splendida Fontana (insieme alla sottostante Fontana della Cascata) simbolo di Villa Pamphilj: stanziati, sulla carta, 750 mila euro.
Tutti soldi che si potevano risparmiare, se qualcuno avesse avuto la voglia, le intenzioni e l’impegno di Programmare e Governare un Bene prezioso come Villa Pamphilj.
E non saranno solo questi i soldi usati per la villa, saranno anche altri i restauri che verranno fatti. Alcuni di essi su casali già ampiamente restaurati per il Giubileo del 2000. Manufatti poi lasciati marcire alla mercé di vandali e occupanti abusivi.
Storia nota ed altrettanto vergognosa.
Ne parleremo più avanti andando a vedere uno per uno, tutti i restauri previsti: perché il progetto CAPUT MUNDI, come si legge sul sito dello stesso Ministero del Turismo, “prevede di creare nuovi percorsi turistici e di rilanciare piccoli complessi, spesso chiusi o occasionalmente aperti, per diffondere la conoscenza della storia della Roma pagana prima e cristiana poi, in connessione anche al prossimo Giubileo 2025.”
E certo, i soldi per il Giubileo arrivano sempre, poi però bisogna vedere se si è in grado di saper gestire quanto si restaura. A quanto pare a Villa Pamphilj, purtroppo NON SI E’ STATO IN GRADO.
Quante volte, lo abbiamo denunciato, lo abbiamo documentato.. quante volte. Troppe.

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