31/05/2021
Grazie, non ce la facevo più: nuotare… so nuotare, però dove poi si tocca!
Tartarughe palustri, nuovo anno, identico problema dei precedenti… il titolo potrebbe essere anche questo perché oggi, ancora una volta, abbiamo dovuto recuperare con un retino una trachemys scripta che mani “pietose” ma poco competenti avevano immesso nella Fontana del Giglio.
Succede in questa stagione quando le femmine si allontanano dai due laghetti presenti a villa Pamphilj per deporre le uova come la Natura ha insegnato alla loro specie: mentre vagano sul prato (anche a notevole distanza dai due specchi d’acqua) finiscono per imbattersi in chi, con grande generosità, le rimette nell’acqua… spesso però, in quella più a portata di mano.
Le fontane (Giglio, Lumaca, Arco, Mascherone) si riempiono allora di questi poveri rettili, imprigionati dalle sponde insormontabili e messi in pericolo dall’assenza di cibo e dalla necessità di tenersi a galla nuotando per giorni e giorni… finendo stremate nel retino di chi, un pochino meno superficiale di chi crede di aver fatto una buona azione, le ripesca e le riporta infine nei laghetti dove possono (anche se non dovrebbero, visto come siano una specie alloctona, aggressiva e priva di predatori) vivere.
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