Per la salvaguardia e la tutela di villa Doria Pamphilj

L' Associazione per Villa Pamphilj, pone come proprio compito quello di perseguire ogni iniziativa atta a salvaguardare e tutelare il complesso territoriale e naturale situato nella città di Roma e denominato villa Doria Pamphilj.

18/11/2014

Villa Pamphilj: il degrado coltivato in serra.


Perché c'è una sorta di metodo, un vero e proprio ordine, nel degrado in cui versa, periodicamente, l'area delle serre moderne: i panni stesi ad arieggiare, i materassi allineati, i confini dei vari nuclei ben delineati, gli angoli dove si cucina e dove si accumulano bagagli e carrellini... ogni cosa sembra essere disposta... quasi pre-disposta! Durante l'estate, le serre rimangono vuote (meglio, erano rimaste vuote, dopo l'ultimo sgombero); ad ottobre, sul parcheggio di largo Martin Luther King, sono tornate le monovolume targate Bulgaria... e le serre si sono riempite di nuovo, di materassi e persone. Non è un caso, ovviamente, come non è un caso l'apparire improvviso di enne posti letto attrezzati (al riguardo, si parla da tempo di un vero e proprio racket dei materassi)... e dato che nessuno sembra voler intervenire in maniera seria e definitiva, eccoci di nuovo alle prese con un problema divenuto realmente "stagionale". Un degrado che, esattamente come ogni altro prodotto "fuori stagione" finisce per essere coltivato in serra, in serie ed ordinato... pronto ad essere distribuito in città. La soluzione? Restituire le serre al Servizio Giardini e ai cittadini, per coltivare, fare didattica, trasmettere conoscenza di piante e bellezza. Nell'immediato, rimuovere ogni tipo di recinzione (un palliativo che, in realtà, ostacola ogni possibilità di controllo puntuale), mantenere l'area sgombra dalle piante e dall'erba alta, murare/saldare gli accessi alle strutture. E capire cosa si vuol fare di villa Pamphilj... ché fuori delle serre, di stagioni per decidere, ne sono trascorse davvero troppe!
 
Immagini (26)
Ogni nucleo, di una o due persone, un'area ben circoscritta.
Panni stesi all'ingresso, perché l'aria che filtra li possa asciugare
Coperte, mollettoni, materassi: c'è per caso qualcuno che, invece di smaltirli come dovrebbe, li ricicla reimmettendoli in circolazione per questo tipo di necessità?
Angolo da "single", probabilmente un bambino.
Da dove provengono questi materiali, come ed a che ora vengono introdotti nella villa?
Raccolta differenziata... stupefacente!
Una volta questo era un bagno: restaurato con i fondi del Giubileo, è ancora in attesa Amministratori (i politici) ed amministrativi (i tecnici) decidano cosa farne. Sono passati ventidue anni, da quando, almeno noi, ne abbiamo sentito parlare.
Cucina... ci sono anche le immancabili bottiglie di alcool.
Uno sguardo dal buco!
Vetri infranti e sigillati con pannelli di ogni tipo: per proteggere le serre dalle intrusioni, basterebbe saldare le porte, e posizionare un paio di sensori.
Oltre ovviamente a tenere l'area pulita ed accessibile ai controlli di chi passa... anche dei cittadini.
La seconda serra, identico scenario.
Lo stesso "ordine" della prima serra.
Materassi, tanti, ovunque nella Città: quando si indagherà seriamente su chi li fornisce?
Dormitorio... se vogliamo, anche ordinato.
Bagno adibito a magazzino.
Un bagno... adibito da precedenti occupanti a cucina o luogo per scaldarsi con un fuoco.
La fulliggine sulle piastrelle ne è un segno inequivocabile.
Campo lungo... sul degrado. Chi deve porvi fine poco e nulla fa, chi deve proporre soluzioni rimane muto.
Pentole, tovaglie di carta (di giornale), cucina: la normalità... da anni!
Porte sempre aperte, comunque sempre apribili: possibile non si possa individuare una soluzione?
Lo spazio tra le due serre, generalmente adibito a gabinetto.
Pannello appoggiato su di una finestra completamente effratta.
Le serre moderne, all'interno delle quali, fuori stagione, si coltiva un degrado ormai stagionale!
Il filo spinato spostato di lato per non ostacolare chi scavalca.
Tre lucchetti... inutili. E la rete elettrosaldata, una comoda scala.