Per la salvaguardia e la tutela di villa Doria Pamphilj

L' Associazione per Villa Pamphilj, pone come proprio compito quello di perseguire ogni iniziativa atta a salvaguardare e tutelare il complesso territoriale e naturale situato nella città di Roma e denominato villa Doria Pamphilj.

24/09/2022

"“Aridatece” i custodi."


Nei giorni scorsi il Campidoglio ha pubblicato un nuovo bando per affidare ai volontari l’apertura e la chiusura di parchi e ville storiche. Si tratta di una soluzione già sperimentata (purtroppo) in questi ultimi anni e che ha visto coinvolta anche la nostra Villa Doria Pamphilj. E’ stata, a nostro avviso, un’esperienza negativa, perché non sono mancate le occasioni (troppe) in cui i cancelli sono rimasti aperti fino a notte tarda o piuttosto chiusi fino a giorno inoltrato. E che è costata, per i lotti che interessavano anche villa Pamphilj, qualcosa come 68 mila euro. Il Comune di Roma, sempre sul “pezzo” ha comunque deciso di rivolgersi nuovamente ai volontari: si legge nel bando che questi, a titolo gratuito (ma con un rimborso spese forfettario dei costi sostenuti), si vedranno affidati le chiavi di ben 52 polmoni verdi, suddivisi in 4 lotti contraddistinti. Tra questi, al lotto n. 4, c’è anche Villa Doria Pamphilj (zone est ed ovest). Tra le premesse dell’avviso di interesse è scritto che “I giardini e le ville storiche ed archeologiche di Roma Capitale rappresentano capolavori unici al mondo e sottoposti a vincolo ai sensi del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio adottato con D. legs 42/2004 s s.m.i.” E quindi, proprio perché sono “dei capolavori unici” il massimo che si può fare è questo? Mah! Ma andiamo con ordine, si legge anche che “L’uso improprio ed in particolare notturno delle ville, parchi e giardini pubblici determinano il degrado delle aree, furti, fuochi notturni, collocazione di esche avvelenate per animali domestici e selvatici, vandalismo diffuso ed in particolare i danneggiamenti degli arredi e delle aree giochi del patrimonio verde pubblico da parte di tutti i cittadini e dei turisti.” Per prima cosa, e parliamo ovviamente per Villa Pamphilj, “l’uso improprio” si verifica soprattutto a seguito della totale mancanza di controllo delle forze dell’ordine e di alcuni varchi effettuati a più riprese nelle cancellate della villa. In secondo luogo, mai, ripetiamo mai, è stata trovata (e mai documentata) alcuna esca avvelenata: solo vaghi messaggi su Facebook senza alcun riscontro oggettivo (nessun referto o denuncia). Riguardo il vandalismo diffuso e il danneggiamento degli arredi, anche questo, deriva dalla mancanza di controlli mirati e comunque tutte le denunce e gli esposti effettuati in tal senso, nonché il rinvenimento di discariche abusive (batterie ed eternit) almeno negli ultimi dieci anni, sono stati fatte dall’Associazione per Villa Pamphilj. Siamo pronti a documentare tutto. Non si capisce quindi in che modo i volontari che andrebbero ad aprire e a chiudere le ville possano scongiurare quanto sopra descritto (ed infatti non lo hanno mai fatto). Ma quali sono le attività che andrebbero ricoprire i volontari? Si tratta di “attività di supporto collaborativo, alle ordinarie funzioni di vigilanza mediante l’apertura e chiusura dei cancelli di ville, parchi, giardini, ed aree verdi in generale, al fine di garantire una migliore sicurezza e decoro delle aree verdi per evitare che cittadini e visitatori possano rimanervi chiusi all’interno, assicurarne una maggiore sicurezza rispetto furti, vandalismo verso il patrimonio ambientale e gli immobili presenti di carattere storico artistico e non.” I volontari saranno riconoscibili attraverso un abbagliamento specifico e dotati di un fischietti devono pima di chiudere i cancelli sollecitare “il deflusso delle persone verificando al termine l’assenza delle stesse all’interno”. Come già detto, nessuna sicurezza aggiuntiva, piuttosto abbiamo sempre assistito ad un paio di “fischi” di avviso chiusura, con i volontari che facevano capolino all’interno della villa per pochi metri… e basta. Le attività dei volontari dovrebbero iniziare dal 1 novembre 2022 fino al 31 ottobre 2024 con gli orari di apertura e chiusura stabiliti che secondo il bando dovrebbero avere le seguenti modalità: dal 1 maggio al 31 ottobre apertura dalle 07,00 alle 09,00 e chiusura dalle 18,00 alle 22,00, mentre dal 1 novembre al 30 aprile apertura dalle 07,00 alle 09,00 e chiusura dalle 17,00 alle 21,00. Ebbene gli orari sopra citati sono assolutamente difformi da quanto prescritto sul Regolamento Comunale affisso agli ingressi dei nostri parchi storici, dove è indicato che aperture e chiusure sono rispettivamente: da ottobre a febbraio dalle 07,00 alle 18,00 da aprile ad agosto dalle 07,00 alle 21,00 mentre marzo e settembre dalle 07,00 alle 20,00. Questo vuol dire che per per esempio ad ottobre si apre “dalle 07,00 e si chiude alle 18,00” e non che si può aprire “dalle 7 alle 9 di mattina” e si può chiudere “dalle 18 alle 22 di sera”, chiaro il concetto? E allora per quale motivo il bando è scritto in questo modo? Perché risponde alle esigenze dei volontari che dovendo fare il giro delle “sette chiese” (hanno magari più ville e parchi da seguire) o provenendo da chissà quale quartiere non possono garantire un orario stabilito ma piuttosto possono usufruire di spazio temporale più ampio. E questo orario più “ampio” si è dimostrato spesso troppo “spalancato” con il risultato che gli atti di vandalismo e le incursioni notturne ne hanno trovato giovamento. Insomma il servizio dei volontari che dovrebbe per così dire “scongiurare”, sotto certi aspetti invece amplifica alcuni pericoli. Per tutti i sopra citati motivi ci sembrerebbe più opportuno un ritorno ai giardinieri/custodi, che hanno dimostrato tutt'altra puntualità: a villa Pamphilj hanno fatto, per quasi 45 anni un ottimo, quotidiano e puntuale lavoro. Vivevano nei casali situati all’ingresso della villa, gli stessi che probabilmente saranno ora destinati ad altro uso… ed anche qui speriamo davvero di non avere brutte sorprese. Molti di loro sono ancora ricordati da tanti frequentatori: il Signori Mario, Bruno e Alberto erano dei veri punti riferimento, delle sicurezze perché erano sempre presenti e sempre disponibili. In tanti anni di servizio non hanno mai “sgarrato” un orario, sono sempre stati al loro posto. Poi, se per disgrazia o per sbadataggine si rimaneva chiusi dentro la villa, grazie alla loro presenza, si era certi di poter uscire in tempi brevi. Con il servizio dei volontari invece la custodia delle chiavi, così come è descritto nel bando sarà affidata "al responsabile dell’Associazione che ne dovrà garantire la cura, la conservazione … Esse saranno custodite in copia presso la Sede di San Sisto.”. Ebbene e se per disgrazia qualcuno rimane chiuso dentro (pensate ad esempio a qualche povero turista, ignaro degli orari “elastici”), che succede? Quello che è già accaduto: chiameranno le forze dell’ordine, i quali non si sa con quale tempistica cercheranno i volontari che nel frattempo saranno tornati a casa, o staranno chiudendo un altro parco. In ultimo vogliamo solo sottolineare, come ancora una volta l’Amministrazione decida su questioni così delicate ed importanti senza tenere alcun conto di Associazioni e frequentatori abituali, che conoscendo bene il territorio potrebbero fornire informazioni puntuali e certe. Invece il Campidoglio fa cadere “dall’alto” deliberazioni (con impegni economici rilevanti) senza avere alcun confronto, senza informarsi o interessarsi su come stiano veramente le cose. Pensare di tutelare in questo modo le ville storiche che appunto “rappresentano capolavori unici al mondo” ci sembra una scelta approssimativa e superficiale, e veramente poco consona per una Città come la nostra. Vai al post FB>https://cutt.ly/BNBsjCV Leggi anche: Avviso Pubblico Manifestazione d’Interesse> https://cutt.ly/CVQdP0s Determinazione Dirigenziale n. 1305 del 15 settembre 2022> https://cutt.ly/0VQdZoq