
Su muri e cartelli … è un continuo!
Sporcare, degradare lordare un bene pubblico. Scritte, tag, disegni idioti: questo ed altro ci tocca vedere sia sui cartelli d’ingresso di villa Pamphilj ( questi sono su piazza San Pancrazio 9/a) che sui muri esterni sopratutto nel tratto che va da via Vitellia incrocio Donna Olimpia fino a viale Leone XIII.
Forme di degrado e di brutture che nessuna Capitale merita, nessun parco storico può tollerare ma che eppure, da sempre , ed impunemente occorre sopportare e subire.
Per quanto ci riguarda possiamo levare le scritte sui cartelli e nel caso sul muro interno (su via Gabriele Laviron), per quelli esterni dovrebbe provvedere l’Amministrazione Capitolina.
Ma sono comunque costi che potrebbero essere destinati ad altro, magari a qualche servizio di pubblica utilità.
Per questo non possiamo mai giustificare tali azioni o considerarle, come erroneamente qualcuno vorrebbe far passare, espressioni di creatività,
Piuttosto chiamiamoli con il loro nome: atti vandalici.