La Giunta capitolina ha approvato nei giorni scorsi la delibera riguardante la riqualificazione del Giardino del Teatro, ovvero il cuore di Villa Pamphilj.
Con un investimento previsto di 1,5 milioni di euro l’intervento mira alla riqualificazione della parte paesaggistica del giardino, concentrandosi, si legge in una nota “sulle componenti connesse alla percorrenza, alla sosta e al decoro dell’area, agendo sul recupero delle opere in ferro – recinzioni, cancellate, sedute e pergolati – e sul ripristino di una rampa di scale presso l’esedra del teatro.”
Ora cosa voglia dire “componenti connesse alla percorrenza” francamente non è dato sapere, ma quello che attira la nostra attenzione è soprattutto il “ripristino di una rampa di scale“. Di quale si tratterà? Della Scalea Paolo Ber o quella del Casino Algardi, di cui abbiamo parlato nemmeno un paio di settimane fa? Non è chiaro, ma comunque sembrerebbe una buona notizia.
Meno bello invece è apprendere dalla stessa nota che la Fontana del Cupido, la Fontana di Venere, l’Esedra e il Ninfeo dei Tritoni “saranno, successivamente, oggetto di specifici interventi di restauro nell’ambito del Progetto giubilare Caput Mundi.”
Quindi con molta probabilità per questi ultimi occorrerà aspettare ancora. Ricordiamo che le tempistiche e i costi sono segnatamente:
Fontana del Cupido: 393.000,00 euro – Durata del progetto dal 1 giugno 2022 al 29 febbraio 2024. (Vedi sito Comune di Roma https://shorturl.at/6JTQc)
Fontana di Venere: 321.000,00 euro – Durata del progetto dal 1 giugno 2022 al 30 giugno 2026. (Vedi sito Comune di Roma https://shorturl.at/cAz4Y)
Esedra e Ninfeo dei Tritoni: 1.260.000.00 euro. – Durata del progetto dal 1 giugno 2022 al 30 giugno 2026. (Vedi sito Comune di Roma https://shorturl.at/Zrhls).
In ogni caso il progetto di riqualificazione del Giardino del Teatro prevede “di ricreare la componente arbustiva, attraverso una struttura a più livelli: gli alberi esistenti domineranno il primo piano, mentre piccoli alberi formeranno un secondo livello, lasciando spazio libero tra questi e le piante a livello del suolo.”
Francamente non comprendiamo esattamente bene cosa voglia dire, cioè di qualche struttura a più livelli si tratta? Ci sembra si discosti dall’impianto esistente…comunque staremo a vedere.
Nel progetto è prevista anche l’integrazione delle siepi e dei tassi che si trovano presso l’Esedra, con nuove piante sempreverdi. Anche il pergolato del roseto sarà ripristinato con alcune varietà di rose rampicanti, ci saranno nuove aiuole e prati rigenerati.
Per l’Assessora all’Ambiente Alfonsi il progetto ” mira a ripristinare la ricchezza e la varietà della vegetazione del Giardino del Teatro, con un’attenzione particolare alla scelta di piante resistenti e alla cura del patrimonio arboreo… Nello specifico, saranno rimossi gli alberi morti, o in cattive condizioni fitostatiche, per tutelare la sicurezza dei visitatori e migliorare la qualità del verde.“
Insomma qualche novità, alcuni abbattimenti (sic!) e la conferma del percorso intrapreso da questa Amministrazione: l’introduzione di nuove specie, più resistenti a siccità e parassiti (vedi le Pauwoline in sostituzione degli Ippocastani) che sicuramente garantiscono una minore “manutenzione“.
D’altra parte con i pochi mezzi messi in campo a Villa Pamphilj (6/7 giardinieri per 184 ettari) che vogliamo pretendere?
Ma gli alberi presenti nel Giardino del Teatro (e non solo) hanno un senso estetico ben preciso, una scelta paesaggistica non casuale: saranno rispettate pienamente?
Leggi anche:
Comunicato Comune di Roma>https://shorturl.at/zuMq8