Dare da bere agli assetati… senza “assetare” gli altri però!

Se da una parte è una buona notizia il fatto che i nuovi alberelli da poco piantati siano periodicamente innaffiati (queste foto sono di stamattina), non possiamo che avere un po’ di preoccupazione nel costatare che l’acqua utilizzata per tale funzione sia prelevata dal Laghetto del Giglio.

La nostra preoccupazione ha un perché: il laghetto d’estate già diminuisce di suo, a causa delle alte temperature e delle scarsissime piogge, in più il normale approvvigionamento idrico ci sembra sia sensibilmente diminuito.

Insomma la ditta incaricata delle innaffiature, non potrebbe rifornirsi dalla pompa appositamente restaurata pochi anni fa e che da quanto sappiamo, è regolarmente funzionante?

Si tratta di quella sorta di “giraffa” posizionata vicino all’Arco dei Quattro Venti grazie alla quale l’acqua viene facilmente caricata nell’autobotte che una volta immagazzinato il quantitativo necessario, può procedere a fare il suo giro di innaffiature.

Il tutto senza compromettere il precario livello d’acqua del laghetto e la vita dei suoi abitanti.

Non si tratta di fare polemica ad ogni costo… ma di incentivare il buon senso.

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