Per la salvaguardia e la tutela di villa Doria Pamphilj

L' Associazione per Villa Pamphilj, pone come proprio compito quello di perseguire ogni iniziativa atta a salvaguardare e tutelare il complesso territoriale e naturale situato nella città di Roma e denominato villa Doria Pamphilj.

11/02/2019

Prima una staccionata, poi una siepe, poi la recinzione...


... poi una porta chiusa, poi una serie di ristrutturazioni e, un pezzetto alla volta, la villa Doria Pamphilj PUBBLICA si trasforma in tante piccole proprietà PRIVATE! Molti frequentatori sembrano non essersene mai resi conto, ma questo è quanto successo (e succede purtroppo ancora) in molte aree della villa. Dalla zona ovest a ridosso dell'Aurelia Antica, dove già a suo tempo l'area degli Orti di Pace fu spartita tra l'ANFFAS ed il Circolo Sportivo AICS (risultato totalmente abusivo sia dal punto fognario che da quello edilizio: dopo una pre-assegnazione di un paio di ettari, i responsabili ne avevano inglobati altri spostando la rete perimetrale e realizzando campi sportivi, spogliatoi e tribune), a quella est dove l'espansione e la realizzazione di strutture da parte del Vivibistrot e della Società Casale dei Cedrati hanno dato origine ad una serie di accertamenti e di provvedimenti... giunti sino al sequestro giudiziario, a quello amministrativo, come anche a richieste e interventi di ripristino "quo ante". La procedura è sostanzialmente la stessa ogni volta: si comincia a perimetrare quanto ricevuto in concessione con vasi di fiori, si aggiungono qualche panchina, poi al posto dei vasi una piccola siepe (crescerà!), dietro la siepe sorge improvvisamente una staccionata con le panchine che vengono poi spostate più avanti, con i passaggi rimasti chiusi velocemente da cancelletti in legno. A quel punto, nello spazio ricavato e defilato dalle siepi finiscono tavolini, sedie, panchine, contenitori, ghiaia al posto del prato, lampade, tettoie, depositi di materiali... nessuno ha visto nulla e tutti sono contenti per il locale di cui non si ricorda più l'aspetto originario e le regole da rispettare in un luogo tutelato dalle norme dettate in tema di Beni Storici, Culturali, Ambientali. Ancora, fidando nella limitata frequentazione di certe aree, si recuperano direttamente manufatti, si aggiungono strutture e si perimetra tutto con un'alta rete metallica, presto inghiottita da un canneto che garantirà l'invisibilità di quanto realizzato (è il caso della zona confinante con il Casale dei Cedrati, a cui dedicheremo l'ennesimo album chiarificatore domani, vista la ricorrenza del suo sequestro). Certo, tutto questo non sarebbe possibile se l'attenzione di chi deve controllare fosse quella necessaria: la storia di villa Pamphilj, dalla sua apertura ad oggi, mostra purtroppo come questo non avvenga e come i pochi interventi della Magistratura siano stati determinati piuttosto dagli allarmi lanciati sui media da associazioni e comitati di cittadini. Ma, a questo punto, focalizziamoci sulle foto di questo album, in cui mostriamo la zona dove si trovano la direzione e la scuola della Onlus ANFFAS e la cascina Farsetti, in uso alla Sovrintendenza Capitolina. Un'area già oggetto di passati e più recenti interventi con un'espansione progressiva della Onlus lungo via Aurelia Antica, sia in direzione ovest (dove sono stati ristrutturati due casali e aperta una porta sulla villa... ma come e quanto lo tratteremo in un album dedicato) sia in direzione est (dove, nel 2012, è stata inglobata tutta la fascia confinante, precedentemente occupata dai padiglioni di una scuola con campi sportivi affacciati su via Leone XIII). Al centro, una sorta di terra di nessuno, terra che sarebbe in realtà PUBBLICA ma che viene utilizzata come fosse e, a poco a poco trasformata in... PRIVATA: dopo il cancello automatico, auto e veicoli di ogni genere, transito e parcheggio anche in area esterna a quelle ricevute in concessione... qui, all'inizio di dicembre sono apparse due sezioni di staccionata in legno, poi una in metallo a chiudere un passaggio. Qualche giorno fa, all'esterno della staccionata, sono state messe a dimora diverse piante di oleandro, destinate a crescere e, trasformate in siepe come descritto e visto in passato, finiranno per accentuare una separazione fisica e visiva di due aree, per ora ambedue pubbliche. Vedremo quale sarà la sorte di quella che presto scomparirà agli occhi dei frequentatori più distratti... noi dell'Associazione per Villa Pamphilj non lo siamo, così nell'attesa chi di dovere si decida a fare il proprio, noi continueremo a fornirne prova... anzi meglio, le prove, in ogni sede e grado! Vai al post FB>https://goo.gl/nBGhd4 Leggi anche: “Villa Pamphilj... terra di conquista!”> goo.gl/ruuvcS "Quando le ville storiche fanno gola ai potenti"> goo.gl/ZgJJf5 “Via staccionate, grate, tettoie, separé, pareti mobili...”> goo.gl/ym8ipS “Chi cerca trova...”> https://goo.gl/k6QXoO “Casale dei Cedrati... tredici indagati”> https://goo.gl/NFLTNf “Casale dei Cedrati: dalle stelle alle stalle?”> https://goo.gl/mYi3NY “La Polizia di Roma Capitale sequestra il Casale dei Cedrati...”> https://goo.gl/YO088U
 
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